domenica 20 gennaio 2013

Sunday Sixty-Nine #2


Basata su un'iniziativa ad opera del sito internet Pagina 69, Sunday Sixty-Nine è una meme creata da me e basata sull'idea dello scrittore e sociologo Marshall McLuhan (1911-1980), il quale ritiene che la pagina 69 di un libro sia un po’ la cartina al tornasole per capire la qualità di tutto un libro. Sarebbe sufficiente leggere la pagina 69 di un libro per valutare se acquistarlo o meno.



Buona domenica!!
Questa è la seconda puntata di Sunday Sixty-Nine, questa rubrica, ideata da me su idea di Pagina 69, serve a condividere la pagina numero 69 di un libro che state leggendo, che avete intenzione di leggere o che a vostro parere non meriti di essere letto. La meme nasce dall'idea del sociologo Mcluhan ci può dare un'idea generale del primo. Certo non è detto perché la pagina 69 di un libro potrebbe essere il punto eccelso di un libro mediocre o viceversa. Ma tentar non nuoce! Ecco, dunque, questa rubrica: riportare le pagine 69 dei libri più disparati. A voi, poi, la scelta se leggerli o meno. Mi farebbe piacere e volete, potete commentare postando anche voi le pagine dei libri che state leggendo – o che avete scritto. 

LAST READING - SUNDAY SIXTY-NINE



Autrice: Francesca Verginella
Titolo: Luna
Genere: Fantasy
Casa editrice: Smashwords Editions con ISBN ed autopubblicato su Amazon
Anno di pubblicazione: 2012
Codice ISBN: 9781301519231
Prezzo Ebook: $ 9.99 (€ 7.84) - il prezzo può variare leggermente a seconda del distributore

Siti dove acquistarlo: Smashwords, Amazon, Diesel, iTunes, Kobo, Sony, inMondadory.

Sito Autrice: www.lacasadifrancesca.it 
SINOSSI
Luna nacque in una notte molto particolare, una notte importante. Importante per tutte le Famiglie, per tutti i Mondi. Non era infatti solo la vigilia del giorno in cui suo padre Ledon, generale dell’esercito di Deos, avrebbe condotto le truppe riunite di tutte le razza libere alla battaglia decisiva contro Cron: le stelle indicavano che quella notte sarebbe nata la prescelta. 
Di tutto ciò però Narciso non conservava alcun ricordo conscio. La sua vita, la sua famiglia, il suo lavoro non avevano assolutamente nulla al di fuori dall’ordinario. Gli unici momenti fuori dagli schemi erano quelli passati con Ares, un amico che si dilettava a dipingere paesaggi fantastici, ma incredibilmente vicini a quelli che lei spesso vedeva nei suoi sogni. Fu in maniera brusca quanto improvvisa che un uomo, incontrato apparentemente per caso, le disse che l’ora era giunta, che doveva tornare, ricordare, abbandonare tutto, uccidere Narciso e far risorgere Luna. 
Le parole dell’uomo, lacerandola dentro, riuscirono alla fine a convincerla a tornare a Solamia, il continente su cui era nata in un altro tempo, in un altro mondo.
Il ritorno non fu però affatto piacevole: la grande Deos, di cui le aveva parlato l’uomo, era in rovine, così come il resto di quella terra, caduta sotto il giogo di Cron. Cominciò a questo punto per Luna un difficile percorso alla riscoperta di sé stessa, dei suoi poteri e della sua coscienza. 
Ad aiutarla in questa impresa ci sarà Arat, un giovane guerriero conosciuto tra i sopravvissuti alla guerra, ed un gruppo di “eroi” ed “antieroi” che si unirono a loro strada facendo.

PAGINA 69

In quelle condizioni non poteva certo essere un pericolo per lei, ma subito dopo si rese conto di quanto fosse rischioso avvicinarsi a qualcuno che non faceva nulla per passare inosservato. Infatti Luna intuì una presenza. Nonostante lo stesse cercando con lo sguardo, quando lo vide dovette strozzare in gola l'urlo di terrore che le nacque dal cuore. Viscido e grottesco nelle sue forme, un Leda stava osservando l'uomo come un predatore fissa la preda prima di attaccare. 'Osservare' era un termine non appropriato perché i Leda non avevano veri e propri occhi, ma i loro sensibili recettori potevano vedere ciò che sfuggiva all'occhio umano e udire il suono più lieve. Luna era certa che da quella posizione il Mutato non potesse vederla, nascosta com'era dalla parete crollata sul bordo della strada; inoltre l'uomo non la smetteva di muoversi e di fare rumore attirando su di sé l'attenzione del Leda. Eppure lei non si sentiva al sicuro. Con un rapido movimento dei tentacoli (proprio nulla in lui ricordava il neonato che era stato) il Leda strisciò sul muro sul quale era rimasto attaccato e scivolò via come un incubo colpito dalla luce del risveglio. Ma questa volta l'incubo doveva appena incominciare. Ciò che Luna si aspettava di vedere non tardò ad arrivare; con la sua pesante ma per niente goffa andatura entrò in scena il compagno forte e cattivo del Leda. Sotto lo sguardo incredulo di Luna l'uomo venne smembrato dal Carmid. Il breve massacro avvenne così vicino a lei che una parte delle interiora della vittima schizzarono fino ai suoi piedi, spruzzandole addosso il sangue ancora caldo di vita. Nessun suono uscì dalla bocca aperta per il dolore; solo le ossa, i tendini e la carne parlarono e fu come un concerto di sofferenza e di morte. Lentamente il Carmid lasciò il luogo del massacro passando a pochi passi da Luna, ma non poteva vederla essendo per natura quasi completamente cieco. La ragazza si mosse con cautela ma anche con prontezza: voleva andarsene al più presto e sempre più bramava di raggiungere il sottosuolo. 


CURRENTLY READING - SUNDAY SIXTY-NINE

se-fosse-per-sempre-hudson-editrice-nord
Titolo: Se fosse per sempre
Autrice: Tara Hudson
Casa Editrice: Nord
Collana: Narrativa Nord
Data di pubblicazione: 12 gennaio 2012 
Prezzo: 18.60€
Pagine: 360 p.
TRAMA
Chissà da quanti anni Amelia si aggira sull'argine del fiume, invisibile al mondo e sospesa in un eterno presente. Quand'è morta - proprio in quel fiume - di anni ne aveva solo 18 e, da allora , una specie di nebbia ha inghiottito ogni suo ricordo, dal volto della madre alle risate degli amici, dal profumo delle rose al sapore delle albicocche, condannandola a una cupa solitudine. Finché, un giorno, avviene una cosa incredibile : nelle stesse acque scure che hanno segnato il destino di Amelia, un ragazzo rischia di annegare. E lei riesce ad aiutarlo, a salvarlo, a farlo vivere.
Perché quel ragazzo - unico al mondo?- può vedere Amelia, può sentire la sua voce , può accarezzare il suo viso. In quell'istante , lei capisce di non essere più sola, di aver trovato qualcuno pronto ad affrontare qualsiasi sfida , per lei. Ma, soprattutto, di aver trovato qualcuno in grado di far palpitare il suo cuore, quel cuore che ormai aveva cessato di battere. Se fosse per sempre, sarebbe un amore perfetto. Se fosse per sempre...

PAGINA 69

[....]vocabolario... o non capisco la geografia... o qualcosa... » Esitai. Quella specie di arringa aveva spento il mio fervore.
Joshua attaccò a ridere. «Sei carina quando ti arrabbi, lo sai? »
«Uhh», mi lamentai, arricciando il naso, seccata. BÉ... un po' seccata, almeno. « Perché mi tratti con condiscendenza? »
Altre risate. « Lo vedi? Hai un ottimo vocabolario. Sai usare la parola 'condiscendenza'.»
Mio malgrado, scoppiai a ridere. Non mi ci volle molto a perdonarlo di avermi preso in giro. Per il resto del pomeriggio, però, schivai le sue domande e cercai di ottenere più informazioni che potevo sul suo conto.
Scoprii che aveva compiuto diciotto anni da poco, in agosto - eravamo alla fine di settembre, ed era lunedì... Non riuscivo a capacitarmi di quella mia nuova cognizione del tempo, soprattutto perché prima era del tutto assente -, e che viveva coi genitori, con la nonna e con la sorellina sedicenne, Jillian. Gli chiesi poi cosa facesse nel tempo libero e, con riluttanza, lui ammise di giocare come esterno centro nella squadra di baseball della scuola. Provai ad approfondire la cosa: lui non si vantò del proprio talento atletico, ma la sua voce vibrò di orgoglio quando mi disse che una borsa di studio per il baseball, associata ai suoi buoni voti, probabilmente gli avrebbe pagato il college.
« Non è la cosa che preferisco al mondo, però giocare mi piace. Farlo al college non peggiorerà certo le mie possibilità di diventare un giornalista sportivo, tra l'altro. Per giunta, non credo che i miei genitori siano ansiosi di pagare il college a entrambi i figli. »
« Anche Jillian vuole andare al college? »
« Sarà meglio per lei », sibilò.
Il suo sguardo - improvvisamente, ferocemente protettivo - mi sorprese. Inarcai le sopracciglia, cercando di capire.


NEXT READING - SUNDAY SIXTY-NINE 

Titolo: Divergent
Autore: Veronica Roth
Pagine: 480
Prezzo: € 16,90
Editore: DeAgostini
Genere: distopico, young adult
Data di pubblicazione: 22 marzo 2012
TRAMA
La società distopica in cui vive Beatrice Prior è suddivisa in 5 fazioni, ognuna delle quali èconsacrata a una virtù: sincerità, altruismo, coraggio, concordia e sapienza. Il momento cruciale nella vita dei cittadini è il Giorno della Scelta, che cade allo scoccare del 16° compleanno: ogni giovane sceglie a quale fazione votare il proprio futuro. Ora tocca a Beatrice, e la sua scelta non solo sorprenderà tutti, ma segnerà per sempre il suo destino. Nella fase iniziale altamente competitiva, la protagonista rinominando se stessa (Tris), lotta per determinare chi sono realmente i suoi amici, interrogandosi se la sua storia d'amore possa adattarsi alla vita che ha scelto.
Catapultata in un mondo duro e violento Beatrice scoprirà le crepe di una società che è tutto tranne che perfetta. Una società che la vorrebbe morta se scoprisse il suo segreto... Perché Beatrice non è una ragazza qualunque, lei è una divergent. Una diversa.
PAGINA 69

«No» rispondo. «È così che si chiama?» 
«I Rigidi non mangiano cibi elaborati» dice Quattro, annuendo a Christina. 
«Perché?» 
Io scrollo le spalle. «Tutto ciò che è superfluo è considerato inutile ed egoistico.» 
 «Non mi meraviglia che te ne sia andata» osserva lei con un sorriso ironico. «Già» mormoro, alzando gli occhi al cielo. 
«È stato proprio per il cibo.» L’angolo della bocca di Quattro ha un guizzo. Le porte della mensa si aprono e sulla sala piomba il silenzio. 
Mi volto. Sta entrando un ragazzo, e il silenzio è tale che si sentono i suoi passi sul pavimento. Ha così tanti piercing in faccia che ne perdo il conto e ha capelli lunghi, scuri e unti. Ma non è questo che gli dà quell’aria minacciosa. È la freddezza del suo sguardo mentre passa in rassegna tutti i tavoli. 
«Chi è quello?» sibila Christina. 
«Si chiama Eric» dice Quattro. «È uno dei capi-fazione.» «Davvero? Ma è così giovane.» Quattro le rivolge un’occhiata severa. «L’età non conta qui.» 
Sento che lei sta per chiedere quello che vorrei chiedere anche io: E allora che cosa conta?, ma Eric smette di scandagliare la sala e si dirige verso un tavolo. Verso il nostro tavolo.



Ecco qui i miei Sunday Sixty-Nine, voi che ne pensate è un buon modo per conoscere i libri? O preferite aprire a caso. E se avete letto i libri pensate che questi teaser siano adatti, rendono veramente la bellezza del libro? 

2 commenti:

  1. è interessante come cosa! la prima volta che vado in libreria ci provo!! ^^

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    1. Allora aspetto il tuo test ;)!! Chissà se sia utile come cosa o alla fine è più utile aprire a caso ^_^

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