domenica 10 febbraio 2013

Sunday Sixty-Nine #4




Buona domenica!!
Questa è la quarta puntata di Sunday Sixty-Nine, questa rubrica, ideata da me su idea di Pagina 69, serve a condividere la pagina numero 69 di un libro che state leggendo, che avete intenzione di leggere o che a vostro parere non meriti di essere letto. La meme nasce dall'idea del sociologo Mcluhan ci può dare un'idea generale del primo. Certo non è detto perché la pagina 69 di un libro potrebbe essere il punto eccelso di un libro mediocre o viceversa. Ma tentar non nuoce! Ecco, dunque, questa rubrica: riportare le pagine 69 dei libri più disparati. A voi, poi, la scelta se leggerli o meno. Mi farebbe piacere e volete, potete commentare postando anche voi le pagine dei libri che state leggendo – o che avete scritto. 

LAST READING - SUNDAY SIXTY-NINE

Titolo: Colpa delle stelle
Autore: John Green
Traduzione: G. Grilli
Casa Editrice: Rizzoli
Data di Pubblicazione: 10 Ottobre 2012
Prezzo: 16.00 €
Pagine: 360
TRAMA
Se il cancro che ti hanno diagnosticato a dodici anni, a sedici sembra in regressione è un miracolo. Ciò che la giovane Hazel ha imparato a proprie spese, però, è che i miracoli si pagano: mentre lei rimbalzava tra corse in ospedale e lunghe degenze, il mondo correva veloce, lasciandola indietro, sola e fuori sincrono rispetto ai coetanei, con una vita in frantumi i cui pezzi non si incastrano più. Un giorno però il destino le fa incontrare Augustus, affascinante compagno di sventure, che la travolge con la sua fame di vita, di passioni, di risate. Ma come un peccato originale, come una colpa scritta nelle stelle sotto cui Hazel e Augustus sono nati, il tempo che hanno a disposizione per stare insieme è un miracolo, e in quanto tale andrà pagato.
PAGINA 69

Dopo  un po' mamma e papà hanno annunciato che era ora di cena. Ho spento il computer e mi sono alzata, ma non riuscivo a togliermi dalla testa quel commento, che per qualche motivo mi rendeva nervosa e toglieva la fame. 
Continuavo a pensare alla mia spalla, che mi faceva male, e avevo ancora mal di testa, ma forse era solo perché avevo pensato tanto a una ragazza che aveva avuto il cancro al cervello.
Mi dicevo che dovevo concentrarmi sul qui e ora, prestare attenzione al tavolo rotondo )forse un po' troppo largo per tre persone, ma decisamente troppo largo per due), ai broccoli mollicci nel piatto e alla bistecca vegetariana che tutto il ketchup del mondo non avrebbe potuto insaporire. Mi sono detta che immaginare metastasi al mio cervello o alla spalla non avrebbe influito su ciò che mi accadeva dentro e che io non potevo vedere, e che perciò i pensieri di quel tipo erano solo tempo sprecato, in una vita in cui il suddetto tempo era per definizione limitato. Ho cercato perfino di dirmi di vivere oggi la mia vita migliore oggi.
Sono rimasta un sacco di tempo a chiedermi come mai una frase che un estraneo aveva scritto su internet a un altro estraneo (morto) mi disturbasse tanto e riuscisse anche a farmi venire paura di aver qualcosa nel cervello - che mi faceva male davvero, anche se dopo anni di esperienza sapevo che il dolore è uno strumento diagnostico ottuso e inesatto.


CURRENTLY READING - SUNDAY SIXTY-NINE 
Titolo: La neve sulla luna
Autrice: Annamaria Piscopo
Casa Editrice: Ateneapoli Editori
Anno di pubblicazione: 2013
Pagine: 218
ISBN: 9788897840121
TRAMA
La neve sulla luna è la storia di sei liceali, dei loro amori e della loro amicizia interrotta da un incidente che ne sconvolge la giovinezza. In un continuo passaggio tra passato e presente, ci si accorge che qualcuno è riuscito ad andare avanti e qualcun altro è rimasto ancorato per sempre a quel tragico evento.

PAGINA 69

Dopo la festa di Sam ero stata due volte ai Parioli a casa di Mirco. Avevo conosciuto la mamma. La sua stessa gentilezza, i suoi occhi. Avevamo guardato un film. Fu davvero imbarazzante.
Marina abitava due villette dopo Mirco anche la sua casa era a metà strada tra Mirco e Sam. Ci ero stata diverse volte dopo la morte di mio padre. Era quasi il mio rifugio. Mi piaceva stare li. Era enorme. Noi restavamo sempre nella terrazza coperta che dava sulla piscina. La mamma di Marina non mi aveva mai rivolto più di un saluto o di un cenno ma al funerale di mio padre era venuta anche lei. Non le piacevo ma mi rispettava.
Bussai due volte prima che la signora Teresa mi aprisse. A volte restava a dormire da loro, preparava da mangiare puliva e qualvolta accompagnava Marina per i negozi. Si divertivano insieme.
Marina aveva una sorella, Berenice, aveva 26 anni ed era laureata in biologia. Presto sarebbe partita per un master in Inghilterra. Era una bellezza diversa da Marina, molto più appariscente e sopra le righe; indossava sempre abiti attillati e vertiginose scollature. A Marina non piaceva mettersi in mostra ma non passava di certo inosservata. Avevo visto il padre una sola volta, una sera che restai a cena era di ritorno da un viaggio. Quella sera c’era anche Mirco. Mio padre non se n’era ancora andato. L’ultima volta che ci siamo parlati è stata la sera prima che morisse. Ero uscita con Mirco, mi rimproverò perché avevo fatto tardi e mi chiese di farglielo conoscere. Voleva conoscere Mirco. Ci stavo pensando su. Non ho avuto il tempo di decidere.


NEXT READING - SUNDAY SIXTY-NINE 
Titolo: A scuola con portamento
Autore: Antonella Sgueglia
Genere: young adult
Pagine: 114 
TRAMA
“A scuola con portamento” è un romanzo per ragazze che narra le vicende di un’adolescente, Cristina, alle prese con un momento alquanto delicato della sua vita. I suoi genitori sono separati e lei vive con la madre.
Cri è una mixed race, nata da madre italiana e padre haitiano; il colore della sua pelle è scuro e non sa come valorizzarsi, essendo tanto diversa dalla madre. Non solo, le ragazze più popolari della scuola la prendono in giro e Cri non sa come ribellarsi.
Per caso, nota che un’agenzia di moda della sua città è alla ricerca di nuovi volti e decide, accompagnata dalla madre, di partecipare. Superata la selezione, Cri frequenta un corso di portamento, trucco, posa fotografica e bon ton che rappresenta l’inizio del suo cambiamento. Da ragazza insicura e timida riesce ad esternare il suo mondo interiore.

PAGINA 69

«Come possiamo nascondere le occhiaie?» chiese Licia.
«Le occhiaie si nascondono utilizzando il correttore per imperfezioni e sopra quello del vostro incarnato. Per Cri utilizziamo direttamente il color arancio che ha portato, sicché imperfezioni non ne ha; dopodiché applichiamo quello color senape, vicino al suo incarnato, della quantità di un chicco di riso.»
Cri era orgogliosa di quel complimento.
«Stendiamo con la punta dell’indice sulla zona interessata. Poi passiamo al fondotinta color rame e lo applichiamo su tutto il viso compreso occhi, ripassando leggermente sulla zona che ab-biamo corretto prima. Ora il nostro volto è uniforme, ossia dello stesso colore. Applichiamo una cipria incolore che serve a fissare il fondotinta e a seccarlo; se avete scelto un fondotinta in polvere, saltate questo passaggio. Cri ha scelto un fondotinta in crema quindi vado a spolverare con il pennello grande questa cipria bianca.»
Tutti avevano gli occhi spalancati per capire i movimenti.
«Adesso stendiamo il fard. Quelle con la pelle chiara useranno un colore vicino al proprio quindi sul rosa mentre per Cri scegliamo il color cannella. A questo punto noterete che a Cri manchi un tocco di luce, infatti stendiamo sulle gote, sui lati della fronte e del naso e sul mento, un fard color pesca proprio per illuminare. Noi donne con la pelle chiara usiamo la terra di un tono più scuro per scolpire i tratti del viso nelle stesse zone che sto schiarendo a Cri. Possiamo aggiungere una polvere illuminante, per qualsiasi tipologia di colore. Tutte abbiamo bisogno di luce.»
«Come stendiamo il fondotinta? Lei sta usando le mani!»


Ecco qui i miei Sunday Sixty-Nine, voi che ne pensate è un buon modo per conoscere i libri? O preferite aprire a caso. E se avete letto i libri pensate che questi teaser siano adatti, rendono veramente la bellezza del libro? 

2 commenti: