Questo commento era in cantiere da un po' e finalmente con un po' di ritardo sono riuscita a completarla, avendo buttato giù gran parte dei miei appunti dopo la conclusione del romanzo.
Ora non vorrei annoiarvi troppo con questi monologhi.
Spero che vi piaccia, ovviamente è la mia particolare e soggettiva opinione :).
Pagine: 320
Prezzo € 12,00
TRAMA: Molly ha solo diciassette anni ma una spiccata predilezione per i guai. In affido presso due genitori disarmati, dopo aver rubato Jane Eyre dalla biblioteca della scuola, per punizione è costretta a recarsi ogni pomeriggio a casa dell’anziana signora Vivian per aiutarla nelle pulizie. L’ incontro tra le due non è certo dei più promettenti: Molly ha sempre il broncio, si esprime a monosillabi, è piena di piercing e ha due ciocche ossigenate ai lati del viso. Vivian però è una donna speciale a cui la vita ha tolto e regalato tanto: non si fa certo intimidire dall’aspetto di Molly. Giorno dopo giorno, le due scoprono di avere qualcosa di molto profondo che le unisce: anche Vivian infatti è rimasta sola da piccola e, come tanti altri bambini della sua epoca, venne messa sul “Treno degli orfani” per trovare una famiglia che si facesse carico di lei. E quando Molly capisce di poterla aiutare a dipanare il mistero che da tanti anni la perseguita, la scintilla dell’affetto più grande e sincero libererà entrambe. La storia di un’amicizia che incanta e commuove. Christina Baker Kline racconta il miracolo di un cuore grande e generoso.
Quando lessi il titolo di questo libro "Le cose che non so di te", avevo pensato ad una normale e forse banale storia d'amore, sembrava qualcosa di già visto e stravisto, mi ricordava "Le parole che non ti ho detto", invece mai titolo mi ha portato più fuoristrada!
Le protagoniste sono due donne, diverse ma in fondo con storie molto simili. Molly è una teenager abbastanza problematica, vive in affidamento passando da una famiglia all'altra. E' solitaria e con pochi amici, ama leggere ma non può permettersi di acquistare i libri, e proprio a causa di ciò che si mette nei guai.
Per evitare il riformatorio, è costretta a fare delle ore di lavoro sociale, aiutando un'anziana ma ricca donna a riordinare la soffitta...
Vivian è una donna dal passato affascinante ma profondamente doloroso per alcuni tratti. Rimasta orfana da bambina, convinta di non aver più nessuno al mondo, parte con gli altri orfani sul "Treno degli orfani" alla ricerca di un sogno o di una speranza, di essere amata da qualcuno. Speranza ben presto vanificata, dalla dura realtà.
Ad una storia così avrei dato molte più possibilità di esprimersi, una maggiore riflessività e caratterizzazione. Sono pochi i personaggi approfonditi e ben descritti, gli altri appena accennati fanno da sfondo ad una storia di fondo molto bella. Al contrario, l'autrice ha dedicato ampio spazio alla descrizione del "Treno degli orfani", la speranza di una vita diversa, una chimera per i suoi passeggeri, infatti questi treni rappresentavano una realtà completamente diversa, il mercato di una manodopera gratuita e giovane che potesse essere sfruttata gratuitamente, bambini trattati ingiustamente come oggetti e non come persone da amare e apprezzare.
Se ho apprezzato questa trattazione, ugualmente mi ha lasciato spiazzata la narrazione al tempo presente. Confesso di non essere un'amante di questo tipo di narrazione, è vero che da un lato potrebbe garantire una immediatezza e una profondità di immedesimazione notevole, ma d'altra parte a me spiazza particolarmente, confondendomi non poco. Invece i salti temporali per raccontare la storia di Vivian non mi hanno infastidito per nulla e hanno fornito un po' di movimento al racconto.
"Le cose che non so di te" è la storia della rinascita di due persone accomunate da una storia simile, entrambe orfane Vivian e Molly si capiscono molto meglio di altre persone, si confidano e si aiutano a vicenda nel disperato tentativo di lavare via dalla loro pelle il dolore di un'infanzia da abbandonate.
Non si tratta di un libro veloce, ma di una storia raccontata lentamente come quelle narrate da una nonna davanti al focolare, si lasciano scoprire lentamente, rivelando un po' alla volta il loro finale, che risulterà un po' dolce amaro e potrà sembrare scontato o banale, ma è perfetto per concludere questo romanzo, per chiudere il cerchio e regalare un sorriso e un momento felice alle due protagoniste. E poi diciamolo a volte un finale scontato non guasta, non c'è sorpresa e neanche delusione, solo soddisfazione, perché le cose sono andate come si voleva e si sperava.
E' un libro carino, che sa tenere compagnia e raccontare una storia.
E' un libro carino, che sa tenere compagnia e raccontare una storia.
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