L'ho curato e cresciuto per anni anche se ora l'ho lasciato andare un po'. Potrei fare un bel proposito per il nuovo anno e cioè prendermi almeno una sera a settimana per curare questo mio spazio personale, anche perché le idee non mi mancano e avevo pensato a molte iniziative. Chissà che forse non riesco a metterle in atto: prima fra tutte vorrei aprire un canale youtube.
Forse dovrei darmi una scadenza entro la quale portare a termine questo progetto per cui avrei bisogno prima di tutto di una telecamera decente, ma purtroppo - giusto per citare la frase - ci sta la crisi, cosa vera...verissima e quindi mi accontenterò di girare i miei video con il telefonino.
La scadenza? Proviamo per aprile...si lo so è tanto tempo, ma secondo me è un termine onesto per una dimenticona come me.
Comunque tutto questo sproloquio stasera non è per parlare di progetti futuri o altro, ma di un libro ovviamente. Letto qualche settimana fa e che mi ha divertito come non mai e che quindi vorrei consigliarvi con tutto il cuore. Ho deciso, in questo esatto momento - si ho la mente "pazzarella" - di abolire il sistema delle stelline/piumette, alla fine se un libro mi piace lo capite facilmente dalle mie parole no?
Intanto - mentre riflettete su questa mia affermazione - passiamo al romanzo in questione, si tratta di un libro davvero piccolo, un libricino potrei dire, edito da Adelphi, ad opera di Alan Bennett: "La sovrana lettrice". A far da "Cicerona" alla copertina non vi è altri che Sua Maesta la Regina Elisabetta II, splendida come sempre - anche dopo che ha fatto 90 anni, se li porta bene la signora.
Qui vi lascio il link di IBS per tutte le informazioni, il prezzo è altino (13.50€) per un romanzo così piccolo, ma vi incoraggio ad acquistarlo, perché secondo me non ve ne pentirete.
Ecco cosa ne penso:
Così scorrevole e minuto da leggersi in un paio d'ore, ma che ha bisogno di tempo per essere realmente apprezzato, un po' come un vecchio vino a decantare, "La Sovrana lettrice" con un humour tutto inglese descrive un personaggio reale e di un certa levatura con brio e leggerezza, rendendo l'intera faccenda un simpatico interludio di una vita frenetica tutta impegni e scadenze da rispettare.
La vicenda è semplice e sfrutta un banalissimo e casuale pretesto per dare il via ad una serie di incredibili effetti collaterali, quando la regina inizia per caso e con un incipit per niente incoraggiante la sua avventura libresca non ci si può certo aspettare questo finale, del tutto a sorpresa ma con il suo perché.
Ovviamente non vi dico nulla perché tale finale a sorpresa e completamente inaspettato va assaporato nel modo in cui l'autore lo vuole presentare.
Amante del colpo di scena, l'uscita di grande teatralità e impatto che lascia la platea a bocca aperta, Allan Bennett da commediografo sfrutta un linguaggio semplice e per nulla artefatto, una prosa divertente, cadenzata sulla base di dialoghi e poche descrizioni, sembra quasi di star leggendo il copione di uno spettacolo con diversi ma peculiarissimi personaggi: ecco quindi comparire il diretto consigliere della regina sempre più preoccupato della sua sovrana che comincia a trascurare così tanti aspetti della sua vita da far girare voce a palazzo che la Regina comincia a farsi vecchia...nulla di più falso.
La Regina con il cipiglio della sua illustre antenata (parlo della Regina Vittoria, a cui l'attuale Regina ha strappato lo scettro di Regno più longevo) e con pochi ordini calibrati rimette tutti in riga dimostrando la falsità di qualunque idea blasfema o pettegolezzo avesse iniziato dilagare nel castello, confutando ogni forma di demenza senile che potesse averla in qualche modo colpita.
Come in ogni opera teatrale Ognuno merita il suo posto e calca la scena del libro con grande maestria, che sia il Gran Ciambellano o il Primo Ministro oppure - perché no - è il turno del domestico sventurato elevato a factotum personale della regina.
Nessuna morale della favola, piuttosto si resta con l'idea di aver letto una commedia teatrale molto divertente e per nulla utopistica, solo un po' surreale, forse perché nell'immaginario non si riesce a pensare alla Regina del Regno Unito come ad una persona normale, ma più come a qualcuno di più lontano dalla realtà.
Vi lascio con una piccolissima citazione: "Un libro è un ordigno per infiammare l'immaginazione." (La sovrana lettrice)
Al momento sto finendo "Follia" di Patrick McGrath, spero di digerire in fretta il grande scompenso interiore che questo romanzo mi ha causato.
A presto <3
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