Nata sul blog di Alessia Il profumo dei libri, Chi ben comincia è una rubrica settimanale. Ad ogni appuntamento (random) presenterò le prime righe di un libro che mi attrae, che sto leggendo o ho già letto, sperando che possa interessare anche voi e spingervi a leggerlo.
Buonasera a tutti,
è tantissimo tempo che non scrivo, ma il tempo per me in questa settimana è stato davvero davvero poco. Ho dovuto bloccare molto cose, tutte le letture per via dello studio, infatti dovevo studiare anche la sera. Non è molto piacevole lo so ma purtroppo necessario.
Quest'oggi è il primo giorno di pausa che ho, una pausa brevissima, da domani riprenderò a studiare ma spero con ritmi inferiori. Avevo intenzione di pubblicare questo post da quasi una settimana, era quasi pronto, ma alla fine il tempo tiranno ha fatto slittare tutto.
Questo libro è ancora nella mia borsa quindi mi sento ancora in tempo per presentarvi il suo incipit, molto particolare e sicuramente intrigante.
Fatemi sapere voi cosa ne pensate ;)?
Con te fino alla fine del mondo
di Nicolas Barreau
La mia prima lettera d’amore è finita in tragedia. All’epoca avevo quindici anni, e bastava che vedessi Lucille per sentirmi svenire.
Arrivò nella nostra scuola subito prima delle vacanze estive, una creatura di un altro pianeta, e ancora oggi, a tanti anni di distanza, la sua apparizione sulla porta della classe, con quel vestitino celeste senza maniche e i lunghi capelli biondi che le incorniciavano il viso a forma di cuore, conserva un alone di magia.
Era lì, tranquilla, sorridente, illuminata da un fascio di luce, e l’insegnante, Madame Dubois, lasciò vagare lo sguardo per i banchi.
“Lucille, per il momento puoi sederti al posto libero accanto a Jean-Luc,” disse infine.
Mi sudarono le mani. Un mormorio serpeggiò tra i miei compagni, e io fissai Madame Dubois come fosse la fata buona delle favole. In seguito mi è capitato di rado di provare quella sensazione, la stessa che si prova quando ci piove addosso una fortuna assolutamente immeritata.
Lucille prese la cartella e scivolò leggera verso di me, mentre io ringraziavo dal profondo del cuore Étienne per aver avuto l’accortezza di rompersi un braccio proprio in quei giorni.
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