venerdì 13 marzo 2015

I tre moschettieri di Alexandre Dumas

Sera a tutti,
sono passati tantissimi mesi...oddio ç_ç che vergogna, dovrei andare a nascondermi...ma purtroppo gennaio e febbraio per l'università sono terribili e di fatto non ho comunque avuto molto tempo per leggere, lo studio ha riempito gran parte delle mie giornate. L'unico libro che sono riuscita a leggere è stata la Costituzione per la preparazione di una relazione (non ve la posto perchè non credo vi interessi), dovrei anche aggiornarvi dei libri che ho comprato...al momento sto leggendo "Le dodici tribù di Hattie" di Ayana Mathis...non ho ancora un'idea precisa perchè in alcune parti mi sembra un po' piatto...poco emotivo, mentre in altri momenti mi ha donato grandi sensazioni, vedremo quale aspetto preverrà. 



I tre moschettieri di Alexandre Dumas

Tutti per uno, uno per tutti!

Non credevo minimamente che ce l'avrei fatta a finirlo, non per la sua grandezza o per il libro in sé,che è un libro da leggere..., piuttosto perché la sua lettura mi ha accompagnata per tutto questo autunno (si ci ho messo un bel po') e vi assicuro che tutto questo tempo non era dovuto alla narrazione in sé o allo stile di Dumas, ma al fatto che non volevo mai che giungesse il momento di salutarsi,
Momento che purtroppo è giunto, senza che potessi in nessun modo oppormi al fato, perché gli ultimi capitoli mi hanno trascinata facendo arrivare fin troppo velocemente la fine del romanzo.
Mentre provo a scrivere questo post (non potrei mai scrivere una recensione su un tale romanzo), mi mancano le parole, della trama non saprei che dirvi, visto che è uno dei romanzi classici più conosciuti, potrei parlarvi di come il romanzo sia completamente diverso dai film, di come i personaggi non vengano minimamente resi sulla pellicole che il cinema ci ha regalato. Voi che leggete dovete sapere sono totalmente innamorata dei miei amati moschettieri, quindi ciò che leggete sono i deliri di una lettrice innamorata e forse non sembreranno così attendibili, ma d'altronde vi sfido a non ammirare Athos, Porthos, Aramis e il giovanissimo D'Artagnan, che è il protagonista indiscusso del romanzo.

Giovanissimo (18 anni è la sua età) guascone dell'animo ribelle (come solo un vero Guascone sa essere), D'Artagnan parte per Parigi con un unico desiderio: quello di diventare un moschettiere del Re.
Coraggioso ma fin troppo superbo, non accetta che si metti in dubbio il suo coraggio e la sua eroicità, così quando a Meung viene deriso e poi aggredito da un uomo sconosciuto, D'Artagnan non perde tempo a sfidarlo a duello, senza però avere la reale possibilità di combattere contro l'uomo.
Giunto a Parigi, scorge di nuovo lo sconosciuto e nel tentativo di raggiungerlo si scontra con i tre moschettieri, uno per volta e li sfida a duello per difendere il suo onore, un duello che però non avrà luogo ma che segnerà l'inizio di un'amicizia forte e salda come una roccia.

Non vi è alcun dubbio che Dumas sia un grandissimo narratore, capace di descrivere perfettamente la situazione tant'è che sembra quasi di viverla. Ogni personaggio è vero, reale e sembra fuoriuscire dalla pagina, vivendo al di fuori del libro e davanti ai nostri occhi le loro mirabolanti avventure. 
I colpi di scena e l'azione riempiono le pagine del romanzo, amori passionali e amicizie sincere sono i co-protagonisti dell'intera storia; sentimenti di amore, amicizia, lealtà, fiducia, totale affidamento e dedizione alla causa e alla corona, questi sono i pilastri de "i tre moschettieri" e una fra tutte è la morale: tutti per uno, uno per tutti.

Chi si aspetta idilli, duelli per onore e per amore, avventure al limite e spavaldi e coraggiosi cavallieri che mettono la loro vita nelle mani delle loro dame...non sarà affatto deluso.
Ricco di qualsiasi emozione, gioia e pianto, I tre moschettieri sono una miscela affascinante ed esplosiva...se decidete di dare a questo libro un occasione non sarete sicuramente delusi.

1 commento:

  1. Bello, bello, bellissimo romanzo! L'ho adorato e dovrei rileggerlo perchè ci sono parti che ricordo poco e questo è dovuto al fatto che all'epoca della lettura l'ho divorato nell'ansia di scoprire cosa sarebbe successo. Comunque alla fine ho notato che la trasposizione più fedele è stata quella del cartone animato!

    RispondiElimina