mercoledì 27 dicembre 2017

"Follia" di Patrick McGrath portami via

Ho quasi paura a riprendere in mano una recensione, devo sperare che sia come andare in bicicletta e che una volta imparato non si dimentica più. 
Qui vi lascio il link di IBS di "Follia", il romanzo di Patrick McGarth di cui vi lascio anche la recensione. Sto cercando un termine diverso invece di recensione, perché a volte non mi sento "in grado" o nel giusto nel dichiararmi recensore. E' più una mia opinione, una riflessione su quanto letto e su cosa mi ha lasciato e su come io abbia trovato la lettura. 


Vi vorrei parlare di un viaggio, uno po' speciale e particolare, perché riguarda la psiche umana. E' un viaggio delicato, da intraprendere con cautela e che può lasciare turbati e a volte anche confusi. 

Il dottor Cleave ci racconta la storia. È attraverso il suo occhio clinico che scopriamo prima Stella Raphael, oggetto dello studio attento del dottore e protagonista reale e apparente di questo viaggio, e immediatamente della sua conoscenza con Edgar, anima artistica e sovversiva che la coinvolge in un turbine crescente di emozioni, offrendole ciò che la sua vita con Max non sembra offrirle. La mente di Stella è acuta, frenetica e brillante, costantemente alla ricerca di nuovi stimoli, che la solitaria vita in un ospedale psichiatrico non sembra offrirle.
O semplicemente non dovremmo neanche provare a giustificare il comportamento  di Stella, accettare il suo progressivo avvicinarsi ad Edgar, il lasciarsi trascinare da lui e dal suo estro, dalla dirompente carica sensuale che sembra emanare e che la attira come le api sono attirate dal miele. Mrs Raphael è una donna passionale, amante di emozioni intense che suo marito non sembra darle. Eppure non vorrei lasciar passare il messaggio per cui "Follia" è solo il racconto di un tradimento, atto che agli occhi della donna non è mai stato importante.

Oh si diceva ma che assurdità, e che banalità, oltretutto, l'idea di scambiare due parole con un paziente nell'orto potesse avere importanza. E allora, se era tutto così banale, che motivo aveva di ragionarci su? 

Follia è il racconto quotidiano di una vita che lentamente e senza accorgersene va alla deriva, ha scelto una direzione diversa da quella che è stata tracciata per lei e come tale viene giudicata e additata. La quotidianità della vita di Stella viene narrata da un punto di vista esterno, tutto ciò che sappiamo non è diretto, non è un racconto in tempo reale, ma ciò che Stella ha raccontato al dottor Cleave, il quale narra a noi le su vicende. Il passaggio è quindi duplice, la verità si nasconde tra le parole e i segreti che vengono rivelati mano a mano che la storia va avanti. 
E' un romanzo multistrato, a più livelli e con diverse chiavi di lettura. 
Potremo fermarci all'occhio clinico del dottor Cleave o addentrarci nei meandri della mente di Stella, oppure ancora mantenerci asettici, lettori-dottori senza farci coinvolgere, ma la vedo dura e difficile con questo romanzo. 
Follia ha quell'anima tragica, intensa e avvolgente che mi piace in un storia, qualcosa che mi trascini e mi derubi del mio tempo, di cui sia schiava, e pagina dopo pagina cada vittima del suo "incantesimo". 
Se siete amanti come me di quelle storie dove anima, corpo e mente si intrecciano l'uno con l'altro, allora dovrete dare una possibilità a questo libro e se devo essere sincera, non aver letto prima questo libro potrei descriverlo come una vera follia. 

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