sabato 27 luglio 2013

2. Il diritto di saltare le pagine. Quando saltare una pagina è d'obbligo (?)

Eccoci qui, per continuare questa piccola avventura, come è andata la settimana? Io sono finalmente in vacanza e ho già tantissimi impegni. Ahhhhhhhhhhh *respiro*
Continuando la nostra avventura tra i diritti del lettore, oggi incontriamo il secondo diritto, ovvero "il diritto di saltare le pagine" e come il primo diritto potrete esercitarlo immediatamente se volete ;).


La settimana scorsa abbiamo parlato de "il diritto di non leggere" e di quanto spesso o troppo poco lo applichiamo, ma ora che abbiamo superato lo scoglio del primo diritto, si presenta il secondo. 
Ogni volta che leggo questo diritto mi viene da ridere, pensando a quanto spesso salto un pezzo di un libro che non mi piace, o lo trovo noioso, mal scritto o del tutto inutile e ripetitivo, e non mi riferisco solo ai romanzi, ma anche ad alcuni libri di testo scolastici ;) (talvolta andrebbero saltati interi capitoli ripetitivi).

Oggi non starò certo a rivelare tutte le pagine che ho saltato nei romanzi, perché in più di quindici anni di letture di pagine ne ho saltate, ma le ragioni che ci spingono a saltare un pezzo di una descrizione o una pagina di un romanzo, quelle andrebbero viste più da vicino.
Da parte mia posso dire che esistono diversi motivi, e credo che siano condivisibili da molti, ma mi piacerebbe comunque conoscere i vostri o se vi ritrovate nelle mie ragioni.
Spesso capita che la ragione è di natura tecnica, che risieda nel modo di scrivere, o meglio di descrivere una situazione, nello stile particolarmente poco facile da leggere, talvolta sgrammaticato o tradotto in modo tale da non piacermi, oppure a causa di uno stile troppo ricercato e forse del tutto inadeguato al libro. 

Altre volte le ragioni sono più personali, legate alla sensibilità mia o  vostra se vi ritrovate. A volte davanti a scene particolarmente crude, in cui è fatto scempio della dignità umana, in queste occasioni a volte non riesco ad evitarlo e salto la pagina, le pagine se necessario. 

Avviandoci alla conclusione, il post di oggi è più corto....per evitare che vi annoiate e decidiate di saltare qualche pezzo XD, ma vorrei comunque lasciarvi un interrogativo che mi piacerebbe discuterne con voi nei commenti.

Saltare le pagine è normale,e non è qualcosa di cui vergognarsi o da nascondere, le ragioni che ci spingono a saltarle poi sono ancora più personali, può essere che semplicemente non ci piace quel pezzo senza un motivo preciso, ma secondo voi saltare le pagine rischia di farci perdere il senso del libro? Secondo voi quale numero di pagine una persona può decidere di saltare senza non capirci niente della storia, o saltare qualche pagina potrebbe significare non aver letto allora del tutto il libro?

Aspetto i vostri commenti, così da parlarne assieme. 
Buon WE!!

3 commenti:

  1. Io solitamente non salto pagine, anche se sono noiose o scritte male o superflue.
    Mi sentirei incompleta, come se non avessi veramente letto tutti quel libro. Ammetto che questo a volte è un "vero supplizio", perché mi costringo a leggere anche quelle parti che proprio non vedrei l'ora di saltare; però che ci si può fare, io dentro me la sento così questa faccenda!

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  2. Primo: ♥
    Secondo: ♥
    Terzo: ♥
    Quarto: Miss you
    Quinto: io di solito non salto dei paragrafi, ma vorrei farlo tantissime volte, specialmente quando c'è un dialogo importante e il narratore inizia a cimentarsi in descrizioni articolate di luoghi, cose, persone, qualsiasi cosa. E' snervante ahah, ma di solito non salto mai!

    xxxxxxxinfiniti

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  3. io non ho mai saltato una pagina in un libro che stavo leggendo. Non so, non riesco proprio a farlo...è come se sentissi di non aver letto il libro poi, perchè anche quella minima parte che ho saltato non è stata letta, appunto!

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