lunedì 9 settembre 2013

5. Il diritto di leggere qualsiasi cosa. Perché leggere significa essere liberi

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Altro appuntamento fuori programma ma assolutamente necessario per recuperare i post persi in quel mese di Agosto che mi ha quasi mangiato.

Forse qualcuno avrà da ridire su questo diritto (spero non su questo articolo XD).
E probabilmente non tutti saremo d'accordo o avremo la stessa opinione a riguardo.

Perché ognuno di noi ha un opinione diversa su un libro, queste a volte coincidono, ma altre volte ci fanno trovare totalmente in disaccordo e quindi pensiamo che un libro non vada letto perché totalmente inutile oppure sia un romanzo imperdibile.

Il quinto diritto, devo dire la verità, mi lascia leggermente perplessa, perché da un certo punto di vista, concedendoci la possibilità di scegliere qualsiasi lettura vogliamo, potrei quasi interpretarlo come un: "Ehi guarda che con il tuo blog e i tuoi consigli non mi calcoli propri...vedi di non impicciarti e permetti ai lettori di leggere qualsiasi cosa".

E devo dire che il mio pensiero non mi è molto chiaro, infatti sono del parere che ognuno dovrebbe essere libero di scegliere le proprie letture e commettere così i propri "sbagli letterari" se così possiamo chiamarli, ma d'altro canto come blogger e soprattutto come lit-blogger dovrei sconsigliare ,e scongiurare questi errori e perdite inutili di denaro e indirizzare il lettore verso altre scelte, per le quali, secondo il mio parere, valga la pensa convogliare i propri interessi.
La domanda che mi pongo è: quindi con il mio blog e il mio parere vado contro questo diritto? (secondo voi?? *me spera che la risposta sia no e che tutti mi vogliano bene ^O^ * )

La risposta secondo me credo dipenda da come si veda il proprio "lavoro" di blogger (ho messo lavoro tra virgolette per intendere che è un passatempo un po' faticoso, a volte, ma non pagato ovviamente). 
Se si crede che essendo un o una blogger si abbia il diritto di dispensare consigli insindacabili o di fare una filippica contro qualsiasi testo a nostro parere sia da buttar via allora si siamo un po' anticostituzionali (passatemi il termine...Costituzione non averne a male dopotutto anche tu parli di libertà di opinione u.u).
Se pensiamo che il nostro parere sia l'unico, il migliore, quello a cui nessuno può ribattere, allora sì il quinto diritto del lettore non lo abbiamo proprio preso in considerazione.
Fortunatamente, anzi direi ringraziando il cielo non conosco nessun blogger che sia così e di pareri contrastanti ce ne sono stati e sicuramente ce ne saranno ancora, ma è anche ciò che rende bello questa iniziativa. Ognuno di noi ha un idea, un parere, una propria onesta opinione che decide di condividere con gli altri, buona o cattiva che sia è solo un opinione, perché alla fine leggere significa libertà, significa essere liberi di scegliere cosa si vuole conoscere ed essere. 
Libertà di opinione e libertà di scelta, solo questo. 
(E dici poco c'è gente che si è sacrificata per questi diritti *coscienza impicciona mode on*)  
Poi la scelta sta al lettore, la scelta di decidere se ascoltarla o meno, oppure se comprare il libro per farsene una propria, perché a volte ciò che non piace ad uno può piacere ad un altro.
Poi vabbé ci sono le eccezioni...ma quelle confermano la regola no? :)

Voi cosa pensate di questo diritto? Un po' controverso? Qual è la vostra opinione a riguardo? 

1 commento:

  1. Questo è il migliore fino ad ora *-* è bello avere gusti uguali e anche diversi! Se tutti dovessimo leggere gli stessi generi o gli stessi titoli, sarebbe orribile!

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